Sono 514mila a letto in una settimana, oltre 3 milioni da inizio stagione
Sale a 15 il numero di persone decedute a causa di forme gravi e complicate di influenza mentre diminuisce, sebbene lievemente, il numero di contagi. La settimana scorsa gli italiani allettati dal virus sono stati circa 514.000, per un totale, dall'inizio della stagione influenzale, di quasi a 3 milioni.
Secondo quanto emerge dal nuovo rapporto epidemiologico InfluNet elaborato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss), il livello di incidenza in Italia, nella settimana dal 9 al 15 gennaio, è stato di 8,47 casi di influenza per mille assistiti.
In tutte le Regioni italiane è in corso il periodo epidemico e le più colpite sono Marche, Lazio, Campania, Basilicata e PA di Trento. La fascia di età numericamente più colpita resta quella dei bambini sotto i cinque anni, in cui si osserva un'incidenza pari a 15,22 casi per mille. Di fatto, fino ad oggi e a meno che le prossime settimane non riservino sorprese, il picco stagionale è stato nell'ultima settimana del 2016 con 9,55 casi per mille assistiti, ovvero circa 579mila ammalati. Da lì infatti, seppure lievemente, la curva dei contagi ha iniziato una lenta discesa, che contrariamente alle previsioni, non è risalita neppure a seguito della riaperture delle scuole (luogo più frequente di contagio) dopo le feste natalizie. Per quanto riguarda invece il Monitoraggio dell'andamento delle forme gravi e complicate di influenza, riportato dal rapporto FluNews, in totale, dall'inizio della stagione, sono stati segnalati 94 casi gravi, 15 dei quali deceduti, e per lo più vittime del virus A/H3N2. L'88,6% dei casi gravi e il 100% dei decessi presentava almeno una patologia cronica pre-esistente: nel 53,2% dei casi malattie respiratorie croniche, seguite da malattie cardiovascolari (44,7%), diabete (29,8%) e obesità (10,6%).
fonte: influnet
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